All’interno delle attività per il 50° anniversario della sua fondazione, l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, il 17, 18, 19 ottobre 2019, organizza tre giornate di studio e approfondimento a proposito della situazione dell’arte e della formazione artistica contemporanea in Abruzzo.
Per la prima volta, tutti i player dell’arte contemporanea – istituzioni, musei pubblici e privati, scuole, artisti – che a vario titolo interagiscono con l’Abruzzo, si trovano riuniti in un’unica, prestigiosa sede. Scopo iniziale è quello di una mappatura attendibile, cioè concreta e operativa, del sistema artistico locale. Ma non solo. L’ambizione principale è far emergere il maggior numero di potenzialità e criticità, dando voce ai protagonisti più importanti ma anche a esperienze e personaggi apparentemente marginali. L’Accademia dell’Aquila, quindi, oltre a offrire la degna cornice all’iniziativa, si fa fucina di scoperte e progettualità, così come cassa di risonanza per un patrimonio già noto, ma non ancora adeguatamente valorizzato. L’Abaq, quindi, conferma il ruolo di catalizzatore primario nel comparto della cultura contemporanea in Abruzzo, fungendo da indispensabile ponte tra la piattaforma internazionale e l’originalità delle proprie radici culturali.
Il forum, a cura dei proff. Maurizio Coccia e Silvano Manganaro, è organizzato in tre giornate: il 17 è dedicato alle istituzioni e a una prima introduzione di tipo storico, nonché agli esempi di progettualità del presente e del passato più note e riuscite; il 18 è invece completamente rivolto all’educazione (da quella liceale, all’alta formazione, all’Università); il 19 prevede, invece, la creazione di tavoli di lavoro coordinati da alcuni professionisti del mondo dell’arte Paola Capata, Giacinto di Pietrantonio, Paolo Di Vincenzo, Dino Ferruzzi, Lucia Zappacosta i quali, dialogando con personalità specificamente individuate, ipotizzeranno proposte concrete pensate per dare corpo al dibattito che riguarda l’arte contemporanea del territorio. I lavori dei tavoli saranno aperti anche al pubblico, e i coordinatori, al termine della sessione mattutina, produrranno un breve documento che verrà condiviso e discusso pubblicamente. Tutto il materiale prodotto nel corso delle tre giornate sarà infine raccolto in volume. Le argomentazioni, così, arricchite anche da un cospicuo corredo di immagini, andranno a costituire un prezioso strumento di lavoro, per gli operatori, gli studenti e tutti gli appassionati di arte contemporanea.
CENTRO/PERIFERIA/CENTRO, quindi, prova a restituire uno sguardo complessivo, una chiave d’accesso obiettiva e condivisa, ma attenta e non dimenticare le singole prospettive e i percorsi più personali, anche in vista di un’auspicabile e più vasta collaborazione fra i tanti protagonisti della scena locale.
“SIAMO AI MARGINI? Operare e progettare in Abruzzo”, i lavori sono aperti al pubblico.